I Chiantigiani sono sempre stati dediti a questa nobile arte dai tempi medioevali e rinascimentali quando queste stesse colline erano ambite dai nobili fiorentini per le cacce che si svolgevano presso i loro castelli.
Si odono anche altri rumori che parlano di vita nelle vigne: il ticchettio delle forbici dei potatori, che in squadre imbacuccate resettano le viti per la nuova stagione, il battere dei martelli idraulici battipalo che ristrutturano le armature in legno dei filari.
Qualche trattore va su e giù per la collina a pulire, a trasportare e assistere tutte queste manutenzioni.
Un escavatore pulisce i canali di scolo delle acque piovane molto abbondanti in questo periodo.
Un’auto-cisterna carica il vino alla cantina per trasportarlo in qualche luogo di imbottigliamento.
Fuori le barriques stazionano alla pioggia per tirare il legno pronte a ricevere la stagionatura dell’annata 2013.
In cantina si travasa il vino e si odono le pompe girare tra voci che si chiamano o scherzano durante il lavoro ed il crepitio delle bottiglie alla catena d’imbottigliamento che tra pistoni e sbuffi di aria sembra un mostro preistorico che inghiotte vetro e sputa scatole in fila sul nastro trasportatore.
Il nostro sito web: Agriturismo Podere Tegline.
|
Giovanni Talluri
All content copyright ©
Giovanni Talluri 2013. Tutti i diritti riservati.